- Sofia Collatina
Come scegliamo il nostro partner e perché ne siamo attratti?
Spesso accade che sentiamo attrazione verso alcune persone sulla base del rapporto con le nostre figure genitoriali.
Sì, veniamo attratti da persone che hanno tratti simili ad una delle nostre figure d’attaccamento oppure con cui si possono creare delle dinamiche relazionali simili.
Perché?
Diversi motivi:
I genitori (più in generale, le figure che si prendono cura di noi) hanno un’influenza molto forte sui figli, poiché sono le persone da cui dipendono per la loro sopravvivenza e con cui instaurano relazioni molto intense.
Tendiamo a ricercare persone simili a genitori (caregiver) con cui abbiamo un conflitto aperto, o con cui sono rimaste in sospeso delle questioni, delle emozioni, dei bisogni. Infatti, la nostra parte inconscia desidera “risolvere” le ferite profonde che abbiamo, ricercando persone con cui rivivere quelle dinamiche e sensazioni, con la speranza di ricevere finalmente ciò che è mancato.
Come esseri umani ricerchiamo stabilità e prevedibilità. Questo ci garantisce di sentirci tranquilli e sicuri delle nostre capacità di gestire ciò che ci si presenta. È per questo che cerchiamo ciò che è familiare, che conosciamo, anche se fa male.
Questo vuol dire che le relazioni che abbiamo attualmente non vanno più bene perché scelte secondo il condizionamento di dinamiche passate? Non necessariamente. Nelle relazioni è possibile darsi la possibilità di cambiare e avviare modalità diverse e più funzionali per noi stessi e la relazione. Sapere in che modo scegliamo le relazioni, però, ci permette di essere più consapevoli e metterci nella condizione di prendere decisioni veramente libere.
Riferimenti:
L. S. BENJAMIN (2019). Terapia ricostruttiva interpersonale. Raffaello Cortina Editore, Milano.